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La Georgia è sempre più vicina

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Il paese caucasico è in continua e costante crescita grazie anche all'incremento dei voli aerei

di Antonio Castello

Il vino, da sempre, è lo specchio del mondo. Alcuni lo considerano un bene di consumo, ma sono molti di più coloro che lo ritengono un aspetto culturale del paese che lo produce. Se questo è vero, tutti quei paesi che oggi fanno di questa bevanda, conosciuta fin dai tempi di Omero, il traino per il loro successo, debbono essere considerati, o meglio riconsiderati, sotto una luce diversa. In Georgia, paese a cavallo fra l'Europa e l'Asia, la cultura del vino ad esempio, risale ad almeno 7.000 anni fa, come hanno dimostrato ricerche archeologiche e paleobotaniche. E che la sua storia debba essere direttamente connessa con quella del vino, lo dimostrerebbe anche la stessa parola “vino” che secondo molti deriverebbe dal georgiano “gvino”. In Georgia, tra l'altro, sono ancora visibili i resti della prima cantina del mondo, datata 4.000 a.C.

Un assaggio degli eccellenti vini georgiani è stato possibile farlo a Roma, presso il Grand Hotel Palace, dove l'Ente del Turismo della Georgia ha invitato la stampa per presentare la destinazione, in continua e costante crescita, e soprattutto il nuovo volo diretto operato dalla Wizz Air da Roma Fiumicino a Kutaisi, operativo dallo scorso 31 maggio. 

“Lo scorso anno, ha detto il Direttore del Turismo della Georgia, George Chogovadze, il numero di visitatori che hanno visitato il nostro Paese, è stato pari a 7,6 milioni con un incremento del 19% rispetto all'anno precedente. Ma quello che più sorprende è il constatare come il successo della destinazione non abbia più limiti. Nei primi mesi di quest'anno (da gennaio ad aprile) i turisti che sono entrati in Georgia sono stati oltre due milioni con un incremento di quasi il 16%. Un andamento questo, ha detto ancora Chogovadze, che ha portato le previsioni per il 2025 a parlare di 11 milioni di arrivi con il conseguente aumento delle strutture ricettive che entro i prossimi due anni potranno comunque già contare su 33 nuovi hotel per un numero complessivo di 67.145 posti letto in più”.

In questo scenario, il mercato italiano si difende. Negli ultimi 5 anni, infatti, le presenze provenienti dal Belpaese sono quasi raddoppiate, passando dai 8.438 arrivi del 2012 ai 14.916 del 2017 (che segna un +14% rispetto al 2016). Anche nei primi quattro mesi di quest’anno il numero di arrivi dall’Italia si è dimostrato in costante crescita con 3.694 turisti.

Molto del merito di questi forti incrementi va ai nuovi collegamenti aerei fra i due paesi. Oggi la Georgia è collegata con l'Italia da quattro operativi: Milano Malpensa-Kutaisi (3 voli settimanali) con la Wizz Air; Milano Malpensa-Tblisi (3 voli settimanali) con la Georgian Airways; Roma Fiumicino-Kutaisi (2 voli settimanali) con la Wizz Air e, infine, il Bologna-Tblisi (2 voli settimanali) con la Georgian Airways. Grande importanza riveste proprio l'entrata a regime del collegamento, da Roma alla nuova capitale della Georgia. Tblisi è ancora la capitale e la maggiore città della Georgia, ma del 2012 la sede del Parlamento è stata spostata a Kutaisi, una città che sta vivendo un periodo d'oro, come è facile immaginare, dopo l'elezione a capitale del paese, con la costruzione di nuovi quartieri residenziali e lo spostamento di molte attività commerciali.

A fare gli onori di casa al Grand Hotel Palace, è intervenuto, tra gli altri, l'Ambasciatore a Roma Kharlo Sikharulidze il quale ha sottolineato gli ottimi rapporti che intercorrono oggi fra i due paesi, entrambi impegnati a rafforzare le relazioni in campo economico e culturale. “Un segno importante di questo nostro lavoro, viene proprio dall'introduzione di questo nuovo volo che collega ora, direttamente le due capitali”.

Presente all'incontro anche la responsabile del Dipartimento Sviluppo e Marketing, Anna Kerelia, la quale non ha mancato di presentare il paese caucasico sotto ogni aspetto, da quello turistico e culturale, a quello sportivo, musicale ed economico, lasciando intravedere notevoli margini di sviluppo in ogni attività.