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“GIOIELLI ALATI”, OMAGGIO A HILDEGARD DE STEFANO 

18HildegardeabitocreatoHildegard De Stefano con l'abito da concerto, creato per lei da Andrea Tosetti

 

 - UN VIDEO DEDICATO ALLA VIOLINISTA, ATTRICE MILANESE -

di Enrico Stella

Dodici bellissime specie di farfalle, italiane ed esotiche, colte al momento della schiusa, o al primo volo, o durante l’amplesso d’amore, sono i “gioielli alati” del video che ho dedicato ad una nostra grande artista: Hildegard De Stefano, musicista, attrice e scrittrice. Il pubblico televisivo la ricorda nel ruolo di “Sara”, la violinista ipovedente de La Compagnia del Cigno, la fiction firmata e diretta da Ivan Cotroneo: due serie per complessivi 24 episodi, trasmessi da Rai Uno nel 2019 e 2021. Per lei, che non aveva mai recitato, è stato un successo davvero sorprendente! 

Dopo la maturità presso la Scuola Germanica di Milano, Hildegard ha studiato violino al Conservatorio Giuseppe Verdi della stessa città. Nello scorso settembre si è laureata in violino, indirizzo solistico, col massimo dei voti e la lode. Il suo legame, anche affettivo, col Conservatorio è rivelato da queste parole che mi hanno vivamente colpito: “Con oggi si è conclusa la laurea magistrale di violino al Conservatorio di Milano. Un 110 e lode che corona un periodo e un'esperienza intensa all'interno di questo luogo. Un luogo che mi ha visto crescere e che mi ha teso quella mano così importante nel momento del bisogno. Un luogo che mi ha dato la possibilità di avventurarmi in direzioni diverse. A partire dalla recitazione. Le audizioni e le riprese de La Compagnia del Cigno sono partite proprio da qui. E ancora, quando ho scritto il libro Diario musicale per La Nave di Teseo, il Conservatorio mi ha aperto le porte della storica Sala Verdi per registrare le musiche dell'album digitale annesso al libro. Penso al suo magnifico chiostro e lo immagino circondato dai campi, dal silenzio e da una pace intima. Perché questo è stato per me, un luogo a suo modo sicuro e rassicurante, anche nei momenti più travagliati.”

Ai lettori di queste News ho già raccontato alcuni eventi fondamentali della storia di Hildegard De Stefano, ma il suo curriculum, in continua evoluzione, merita un aggiornamento. 

Il 2021 si è concluso con la laurea magistrale e col Premio Carlo Croccolo, ricevuto nel corso della IV edizione del Festival del Cinema di Castel Volturno. Il festival è organizzato dalla Titania Teatro, Associazione di produzione teatrale e cinematografica che ha avuto come presidente onorario l’attore Carlo Croccolo; il premio intestato alla sua memoria viene assegnato a un giovane artista dal talento poliedrico che meglio rappresenta lo spirito di un Maestro del cinema, del teatro e dell’arte in genere. Il premiato viene indicato da un Comitato formato dall’attrice Daniela Cenciotti, direttore artistico del Festival, e da personaggi del mondo del cinema

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Col bauletto del Premio Carlo Croccolo

Un premio speciale” commenta la De Stefano. “Speciale, perché è il premio di punta del festival ed è vissuto intensamente dagli organizzatori per il nome che porta. Carlo Croccolo, scomparso nel 2019, è stato infatti un attore che ha vissuto in prima persona i capisaldi del cinema italiano partecipando a diversi film con Totò. Speciale, perché sottolinea l'aspetto poliedrico della mia vita. Un aspetto che fa parte della mia natura e di cui non credo di poter fare a meno. Il cuore pulsante però è sempre la musica.” Musica classica che è stata abituata ad ascoltare, fin da bambina, condotta ai concerti dal vivo dai genitori, entrambi dotati di un’ottima cultura letteraria e musicale; basti curiosare in casa, dove esiste una ricca collezione di buoni libri e vinili.

Dopo la laurea Hildegard è tornata a sedere sui banchi di scuola, ma che scuola! Si tratta della prestigiosissima Accademia Teatro alla Scala di Milano, considerata fra le istituzioni più autorevoli per la formazione di tutte le figure professionali che operano nello spettacolo dal vivo: artistiche, tecniche e manageriali. Qui la nostra instancabile violinista ha iniziato un Master in Performing Arts Management, un corso molto impegnativo e selettivo (due esami al mese!), che offre a giovani professionisti una visione globale del mondo delle arti dello spettacolo, allo scopo di coniugare le loro competenze culturali con capacità di tipo economico e manageriale. 

Il lungo percorso di studi ha richiesto e richiede tuttora a questa straordinaria ragazza continui sacrifici e rinunzie; eppure quando lei parla, con autentica modestia, dei propri successi, li definisce “regali della vita.”

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Una suggestiva posa nell'inverno milanese

Hildegard è molto curiosa e desiderosa di apprendere, anche in campi diversi dall’attività di artista. Tra l’altro, nel tempo libero dallo studio, ama disegnare vestiti e, come in ogni sua impresa, ci riesce benissimo. Dapprima lo ha fatto a quattro mani con il noto stilista cremasco Andrea Tosetti: è nata così la collezione “Andrea x Hildegard”. A sua volta Tosetti ha disegnato e realizzato un elegantissimo abito esclusivo “da concerto”, nero, con scollo asimmetrico, su misura per il personaggio di Sara. Ora lei coltiva questo hobby e crea abiti per amiche e colleghe nella propria boutique Savitri: il nome è quello di una bellissima principessa indiana, protagonista di una fiaba che, da bimba, le veniva raccontata da papà per la buonanotte. Alla principessa Savitri ha dedicato anche un delizioso capitolo del suo Diario musicale.

La De Stefano è stata ripetutamente invitata al Cenacolo Artom, un progetto culturale ideato dall’imprenditore Arturo Artom, che ogni mese ospita leader provenienti da diversi settori: dall’arte al design, dall’imprenditoria allo spettacolo, personaggi che si confrontano scambiandosi idee e prospettive sul futuro. Nell’ultima edizione ha suonato il violino per l’Ucraina in guerra.

Recentemente è stata intervistata da Daniela Cenciotti che, come direttore artistico del Festival del Cinema di Castel Volturno, cura la rubrica Direttamente Cinema su VG21 (telegiornale on line). Ed è in questa occasione che Hildegard ha rivelato la propria partecipazione a un film che uscirà in America nel prossimo autunno: “Non so ancora quanto posso dire; è una cosa piccola, ma per me molto preziosa per il personaggio che ho interpretato e per il contesto, con una produzione incredibile, un regista premio Oscar e attori eccellenti.” Intanto, per l’immediato futuro, in maggio ha in programma una nuova presentazione del suo libro, con un concerto nella suggestiva cornice di un castello sul Lago di Como, mentre a fine giugno suonerà in uno storico teatro all’italiana (“una piccola Scala”) ad Ascoli. I progetti più impegnativi sono rinviati a dopo gli ultimi esami del master.

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Jasio, la farfalla che adora il vino

Il mio omaggio a Hildegard De Stefano, viaggia sulle ali delle farfalle che ho amorevolmente allevato e seguito, anche di notte, per filmare le fasi fondamentali della loro effimera esistenza. Ho scelto queste leggiadre creature per celebrare l’arte, il fascino, la gentilezza della nostra giovane, ma grande violinista, ed è nato così Gioielli alati, l’ultimo mio video pubblicato su You Tube. Nove di queste farfalle sono colte nell’attimo in cui schiudono dalla crisalide, come fiori che sbocciano: è il momento magico che gli antichi osservatori descrivevano come una resurrezione. Nella fase successiva si assiste al rapido distendersi delle membrane alari, per effetto del sangue (“emolinfa”) pompato nelle venature. 

I bruchi di alcune specie (Macaone, Podalirio, Cedronella…), prima di trasformarsi in crisalide, si fissano ad un supporto con un robusto filo di seta che cinge il torace, garantendo un’assoluta resistenza agli urti e alle intemperie invernali; così questi insetti, milioni di anni prima dell’uomo, avevano inventato la cintura di sicurezza! 

Una delle protagoniste del film è la stupenda Jasio, colta al momento della schiusa e mentre sorbisce il succo di un acino d’uva. Infatti questa specie non frequenta i fiori, ma ama la

frutta in fermentazione e, se può, non disegna le bevande alcoliche. Il regista  Fernando Armati, mio maestro di cinematografia scientifica, ne sorprese una nella sua villa all’Argentario, mentre, posata sull’orlo di un bicchiere, sorbiva il vino… 

Uno splendido gioiello è la Morfo blu, diffusa soprattutto nell’America centrale e meridionale; la pagina superiore o interna delle ali è caratterizzata da un colore blu metallico iridescente, non dovuto a pigmenti, ma ad un fenomeno ottico di interferenza.

Liberare le farfalle nate in casa è davvero un momento di gioiosa emozione; per il video ho colto il primo volo della Vanessa atalanta e della Sfinge dell’euforbia. Il decollo è preceduto da un prolungato tremito che scalda i muscoli del torace, proprio come avviene per i motori di un aereo.

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Incontro d'amore tra due falene Samia

Una delle sequenze più belle del filmato è il corteggiamento e l’amplesso amoroso di due falene. La femmina è dotata di una ghiandola addominale che emette un “profumo” che può essere captato soltanto dai maschi della propria specie. Si tratta di quantità infinitesime di feromoni sessuali, costituiti da un miscuglio di due o più sostanze volatili, rilasciate a velocità estremamente basse: pochi miliardesimi di grammo per ora! Le antenne del maschio riescono a percepirle anche a distanze di oltre dieci chilometri!

Da sempre il mio amore per le farfalle si associa a quello per la musica: ho assemblato la colonna sonora con brani di Bach, Albinoni, Rachmaninov, Mozart, Massenet, Satie, Debussy, compositori cari a Hildegard De Stefano e presenti nelle sue esecuzioni.

GIOIELLI ALATI https://www.youtube.com/watch?v=RyGGyZJZBts&t=1009s

Per le foto si ringraziano Hildegard De Stefano e la Titania Teatro - Festival del Cinema di Castel Volturno.

Fotografi: Monica Antonelli, Jasmina Martiradonna, Gianluca Mennitto, Enrico Stella.