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RIFLESSIONI DI COSIMO DURANTE PRESIDENTE DEL GAL TERRA D’ARNEO

Imprese, fare Rete per evitare il rischio isolamento”, articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno redazione di Leccecosimovertultima8

L’orizzonte che abbiamo davanti non lascia spazio ad alcun dubbio. La relazione della Svimez ci indica con certezza che il Sud e quindi anche il nostro territorio quello della provincia di Lecce è stretto nella morsa della crisi che attacca tutti i settori economici, indebolendo il sistema  giorno dopo giorno.

I dati elaborati e pubblicati  spingono a considerare molto grave la situazione mettendo in forte evidenza ancora una volta la frattura territoriale tra le diverse aree del Paese  con il rischio se non oramai certezza di un Sud che scivola  inesorabilmente verso una nuova recessione.

La stessa relazione ci dà delle importarti indicazioni suggerendo di puntare   l’attenzione su  azioni mirate, strategie serie e condivise e, possibilmente, investimenti giusti.

Da Presidente del Gal Terra d’Arneo conosco bene, per averle sperimentate, anche negli anni passati in qualità di Assessore Provinciale e Sindaco,  le potenzialità che il nostro territorio ha, grazie anche, ad uno spazio relazionale molto significativo e condiviso, che tutti i portatori di interessi generali riescono ad  esprimere, sino ad avere la forza di rivoluzionare gli assetti dell’economia locale .

Un primo punto di riflessione sul “si poteva, ma non si è fatto”  potrebbe rappresentare la cosiddetta “reazione locale” tra   soggetti  scollegati tra di loro, talvolta sconosciuti ma,  uniti da sentimenti di rivalsa, potrebbero fungere da pungolo cercando attraverso un ampio coinvolgimento  ad orientare verso nuovi e fondamentali obiettivi  al fine di consolidare e far crescere un tessuto  imprenditoriale e sociale  competitivo ed innovativo e che nello stesso tempo capace di  elaborare idee e progetti che servano  a far crescere il territorio e riducano di conseguenza le distanze del cosiddetto disagio sociale.

Ecco perché è necessario agire in un contesto dove in un “quadro di valorizzazione di insieme” ci si aiuti a superare la polverizzazione di iniziative ove il rischio è quello di veder  non crescere nulla di veramente efficace per lo sviluppo del territorio ma invece muoversi con estrema convinzione  e positività verso puntuali interconnessioni tra le diverse azioni da seguire  e che puntino a consolidare i rapporti di RETE.

Basterebbe guardare anche all’esperienza dei Gruppi di Azione Locale,  nati con il precipuo intendimento di rafforzare la rete istituzionale costruita a difesa e tutela delle risorse dei luoghi, collegandole in una dimensione sovracomunale di interscambio fattivo, creativo, costruttivo.

Andare oltre ai campanili, e nello stesso tempo  restare al servizio del territorio per farne un luogo di condivisione esperienziale per nulla imparentato con quello che la nostra provincia è stata fino ad oggi.

L’opportunità non basta, deve essere colta fino in fondo e trasformata in ricchezza, solo così possiamo arginare la crisi senza ricorrere a singolari stratagemmi, ma facendo affidamento, unicamente, sulle forze e le energie di cui disponiamo.

Sarebbe bello rivedere i tavoli di concertazione nati in occasione  della positiva esperienza della Programmazione Negoziata  che  portarono al Salento risultati tangibili in termini di crescita Economica e Sociale   quando, con gli  stimoli giusti  e la sinergia tra le diverse  le Istituzioni, si riuscì a  raccogliere sotto un’unica regia e un unico coordinamento efficace le politiche di crescita e sviluppo di cui il Salento ancora oggi come allora ha bisogno.

Mi direte che il rapporto SVIMEZ parla in senso molto più ampio rispetto ad uno specifico pezzo di territorio ma, proprio partendo dai singoli territori si può dimostrare che si  può  indirizzare il sistema locale sulla strada che porta fuori dal tunnel, assecondando e implementando le iniziative fin qui realizzate ma bisognevoli di nuovi impulsi, nuovi orientamenti di una nuova Vision in un mondo dove le distanze si sono sempre più accorciate.

Analizzando in maniera precisa e puntuale il Rapporto  Svimez sentiamo ancor più pressante la necessità  di non dover mai rinunciare  ad essere tutti insieme protagonisti del nostro futuro assumendo la responsabilità del ruolo ricoperto  spingendoci oltre ogni  linea di frontiera,  puntando su elementi forti di novità ed innovatività, tenendo in debito e doveroso conto dei tanti attrattori generatori di sviluppo presenti sul nostro territorio e sulla prospettiva sempre più concreta  cooperazione fra Paesi europei ed extraeuropei, e su molto altro.

È tempo di cambiare ulteriormente registro, oltre agli ottimi ed utili  suggerimenti della Svimez quali, il rifinanziare  il Credito di Imposta SUD  e i Contratti di Sviluppo e, per il nostro territorio mi permetto sommessamente di suggerire di guardare con la dovuta attenzione anche ad una politica concertativa di Investimenti Diretti Esteri , che dovrebbero o potrebbero servire a far  rallentare il clima di sfiducia ma, nello stesso tempo abbiamo bisogno anche di superare la linea del “fai da te”,  guardando alla capacità delle imprese di “fare rete”  quelle “RETI” che possono  contribuire a far accrescere individualmente e collettivamente  la propria  capacità innovativa  e la propria competitività  sul mercato recuperando maggiore integrazione con il territorio superando la sfida dell’individualismo che rischia di portare all’isolamento.

Cosimo Durante

Presidente Gal Terra d’Arneo

Accademico dei Georgofili