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Salute: Arriva KOS (Kinetic Oscillation Stimulation)  

Per dire addio definitivamente a riniti e turbinati malfunzionanti

La novità presentata a Roma dal Prof. Lino Di Rienzo Businco  nel corso del convegno su nuove tecnologie al servizio della funzionalità respiratoria

"Una significante porzione della popolazione risulta essere affetta da varie forme di riniti con una sintomatologia respiratoria ostruttiva e una congestione nasale cronica, andando ad impattare significativamente sulla qualità della vita di questi pazienti - ha parlare è il Prof. Lino Di Rienzo Businco, Direttore U.O. dell'ospedale San Carlo di Nancy a Roma - varie sono le terapie proposte per il trattamento delle riniti e comprendono terapie quali spray decongestionanti, corticosteroidi locali o per via generale fino alla terapia chirurgica con risultati non sempre soddisfacenti. Infatti, in numerosi casi anche le terapie chirurgiche risultano inefficaci e richiedono dei reinterventi, comportando notevole disagio e insoddisfazione per i pazienti che non ottengono la risoluzione della loro patologia. 

"Il trattamento KOS (Kinetic Oscillation Stimulation) - dice Businco - rappresenta un metodo innovativo di trattamento che non richiede anestesia e uso di farmaci e risulta essere mininvasivo e ben tollerato dai pazienti. Pertanto tale trattamento risulta essere una valida alternativa anche nei pazienti che presentano delle controindicazioni importanti a sottoporsi ad un intervento chirurgico o che viceversa, avendo già subito numerose chirurgie, richiedono all’otorinolaringoiatra una diversa opzione terapeutica".

La funzionalità della mucosa nasale è regolata dal sistema nervoso autonomo e l’infiammazione neurogenica gioca un ruolo fondamentale nella patogenesi della congestione mucosale. Il trattamento mediante KOS viene eseguito utilizzando un catetere balloon monouso che viene inserito nelle fosse nasali attraverso le narici e successivamente gonfiato con aria a pressione controllata. 

Una volta posizionato, l’operatore potrà attivare una stimolazione cinetica oscillatoria a duna determinata frequenza delle strutture endonasali della durata di 10 - 20 minuti, che andrebbe a agire sul sistema nervoso autonomo, riducendo l’infiammazione. 

“Il trattamento - conclude il Prof. Di Rienzo Businco -  può essere anche ripetuto in più sedute a distanza di un mese l’una dall’altra e ha dimostrato di essere sicuro e facile da eseguire, nonché patient-friendly”