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VAN GOGH A ROMA, L’EVENTO PIU’ ATTESO


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Testo e foto di Edoardo Masini

Roma ha la fortuna e il privilegio di ospitare una Mostra di rilevanza mondiale: alla vigilia dei 170 anni dalla sua nascita, dall’8 ottobre 2022 al 26 marzo 2023 a Palazzo Bonaparte è allestita la grande e più attesa mostra dell’anno dedicata al genio di Van Gogh. Attraverso le sue opere più celebri – tra le quali il suo famosissimo Autoritratto (1887) – si racconta la storia dell’artista più conosciuto al mondo in cinquanta quadri che provengono dal famoso Museo Kröller Müller di Otterlo.

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La Mostra resterà aperta fino al 26 marzo 2023. Proprio il 26 marzo, nel 1890, l’Artista si suicidò sparandosi al petto.
Nonostante una vita impregnata di tragedia, Van Gogh dipinse una serie incredibile di Capolavori, accompagnandoli con scritti sublimi (ricordiamo le famose “Lettere”, ben 668, al fratello Theo Van Gogh), e inventò uno stile unico che lo ha reso il pittore più celebre della storia dell’arte.

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La Mostra prevede un perfetto percorso espositivo con un filo conduttore cronologico che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad Arles, fino a St. Remy e Auvers-Sur-Oise, dove pose fine alla sua tormentata vita.
Dall’appassionato rapporto con i paesaggi bui della giovinezza, fino allo studio sacrale del lavoro della terra, emergono figure che agiscono in una severa quotidianità come il seminatore, i raccoglitori di patate, i tessitori, i boscaioli, le donne dedite a mansioni domestiche o affaticate a trasportare sacchi di carbone o a scavare il terreno; atteggiamenti di goffa dolcezza, espressività dei volti, la fatica intesa come un destino inevitabile.
Tutte queste sono espressione della grandezza di Van Gogh e del suo profondo rapporto con la verità del mondo.

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Particolare rilevanza è data al periodo del soggiorno parigino in cui Van Gogh si dedica a un’accurata ricerca del colore.
Si rafforza anche il suo interesse per la fisionomia umana, che è determinante nella realizzazione di numerosi autoritratti, volontà di lasciare una traccia di sé e convinzione di aver acquisito nell’esperienza tecnica una prolificità maggiore rispetto al passato.
Sono variegate e composite le corde dell’arte di Van Gogh. I colpi rapidi di pennello, i tratti di colore steso l’uno accanto all’altro, rivelano la capacità di penetrare attraverso l’immagine un’idea di sé tumultuosa, di una complessità sconvolgente.
L’immersione nella luce e nel calore del sud, a partire dal 1887, crea aperture ancora più ampie verso eccessi cromatici e il cromatismo e la forza del tratto si riflettono nella resa della natura.
E così Il giardino dell’ospedale a Saint-Rémy (1889) assume l’aspetto di un intricato tumulto, mentre lo scoscendimento di un Burrone (1889) sembra inghiottire ogni speranza e la rappresentazione di un Vecchio disperato (1890) diventa immagine di una disperazione fatale.

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PALAZZO BONAPARTE, Piazza Venezia, 5, 00186 Roma

Con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura e dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta da Arthemisia, la Mostra realizzata in collaborazione con il Kröller Müller Museum di Otterlo ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.
Main sponsor: Aceasponsor: Generali Valore Culturaspecial partner: Ricolamobility partner: Atac e Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner: Urban Vision; è consigliata da Sky Arte. Il catalogo è edito da Skira.

La mostra (il lavoro di preparazione è durato cinque anni) è prodotta e organizzata da  Arthemisia ed è curata da Maria Teresa Benedetti e Francesca Villanti.

Orari
Dal lunedì al giovedì 9.00 – 19.00
Venerdì, Sabato e domenica 9.00 – 21.00
La biglietteria chiude un’ora prima

Aperture straordinarie
Giovedì 8 Dicembre 9.00 – 21.00
Sabato 24 Dicembre 9.00 – 16.00
Domenica 25 Dicembre 16.00 – 21.00
Lunedì 26 Dicembre 9.00 – 21.00
Sabato 31 Dicembre 9.00 – 16.00
Domenica 1 Gennaio 16.00 – 21.00
Venerdì 6 Gennaio 9.00 – 21.00
La biglietteria chiude un’ora prima