Skip to main content

La Pelle in Viaggio

dott Giovanni Orgiu“La prima precauzione da prendere quando si deve affrontare il sole è costituita dall’esposizione graduale: evitare accuratamente le ore più calde (vale a dire dalle 11 alle 15), ed utilizzare delle corrette protezioni in base al proprio fototipo: in dermatologia il fototipo di una persona è determinato dalla qualità e dalla quantità di melanina presente in condizioni basali nella sua pelle. Esso indica le reazioni della pelle alla radiazione ultravioletta a cui è esposta, ed il tipo di abbronzatura che è possibile ottenere.
La dermatologia distingue vari fototipi, a seconda delle caratteristiche dell’individuo e della reazione all’esposizione dei raggi ultravioletti:
- Fototipo 1. Carnagione molto chiara, quasi sempre con efelidi, capelli biondi e rossi, occhi chiari. E’ una pelle molto sensibile e sviluppa un eritema evidente ad ogni esposizione al sole se non è protetta. La reazione ai raggi ultravioletti è assai elevata, con grave rischio di danni permanenti. L’abbronzatura resta lieve o del tutto inesistente.
- Fototipo II. Carnagione chiara, abbastanza spesso con efelidi, capelli biondo scuro o castani chiari, occhi chiari. E’ una pelle delicata che tende a scottarsi soprattutto con i colpi di sole. L’abbronzatura è leggera e produce un colorito dorato.
- Fototipo III. E’ il più frequente: carnagione bruno-chiara, capelli castani, occhi chiari o scuri. Questo tipo di pelle può scottarsi in seguito a colpi di sole. L’abbronzatura risulta pronunciata ed omogenea.
- Fototipo IV. Carnagione olivastra o scura, capelli di colore castano scuro o nero, occhi scuri.
Una volta identificato il fototipo di appartenenza si sceglie la protezione più adatta.
Se dovesse insorgere l’eritema solare, bisogna sapere che esso è un allarme, una sorta di “stop sole” che proviene dalla nostra pelle, e infatti bisogna immediatamente ritirarsi dall’esposizione e usare creme lenitive, se necessario anche il cortisone, dipende dalla gravità e dall’estensione; meglio farsi consigliare dal medico.
Quando si va in vacanza sulla neve, si pensa di stare al fresco, mentre in realtà i raggi ultravioletti lavorano ancora di più; è necessario proteggere in particolare labbra, viso, naso e orecchie che potrebbero bruciarsi; i rischi di qusti raggi sono a livello estetico (eritema, macchie solari, invecchiamento precoce della pelle) e non solo: bisogna infatti cercare di prevenire i tumori della pelle, quali epiteliomi e melanomi che sono ancora più gravi. Non si deve mai affrontare il sole con superficialità, perché può fare molto bene ma anche molto male, dipende solo da noi.
Un cenno particolare riguarda l’idratazione: bisogna bere moltissimo, acqua ed anche spremute di agrumi; senza un’opportuna idratazione la pelle tende a perdere la sua elasticità molto prima.
Infine, quando si viaggia, attenzione ai rapporti sessuali non protetti (fermo restando che un rapporto occasionale non è mai senza rischi), molto dipende da dove si va, e fra i rischi più gravi figura l’HIV che è una cosa seria, dunque bisogna comportarsi con la massima prudenza; oltre a questo, vi sono sempre le malattie veneree trasmesse sessualmente che è bene evitare di contrarre: sifilide, gonorrea ed altre.

Dottor Giovanni Orgiu