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A tu per tu con ELISABETTA D'IPPOLITO: quattro domande, quattro risposte

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Una carriera ricca di esperienze nel turismo, in lungo e in largo nel Bel Paese sceglie Napoli per accogliere i turisti nella sua nuova struttura riccettiva  "La Sirena a Margellina", nel cuore della città Partenopea. 
  
  - Quali sono i maggiori servizi che bisogna apportare in una struttura? 8visodaPrth
  
Per chi gestisce, come me, una piccola struttura ricettiva ad accoglienza familiare - risponde Elisabetta D'Ippolito - la priorità va ai servizi essenziali: gli ospiti apprezzano sempre una camera pulita, il Wi-Fi che funziona senza problemi e un’accoglienza che li fa sentire davvero a casa. 
La cura per i dettagli, come un piccolo welcome snack in camera e la disponibilità a suggerire cosa vedere nei dintorni, e la presenza in caso di necessità fanno la differenza. In pratica, conta molto più l’attenzione al cliente dell’arredamento di lusso. 

- Pensi che la centralità di una location sia la scelta migliore per chi vuole intraprendere una professione nella gestione di strutture recettive? 
  
Scegliere una location centrale è sicuramente un’ottima base per iniziare questa attività, perché semplifica la vita agli ospiti che si muovono a piedi o con i mezzi pubblici. Però va detto che, tra le note più positive lasciate dagli ospiti, l’elemento umano vince sempre: la posizione aiuta, ma ciò che convince è l’ospitalità e la genuinità dell’esperienza. 
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- Quali sono le maggiori richieste del turista medio? 
  
Il turista medio oggi vuole la pulizia, un letto comodo, servizi semplici ma funzionanti (come il Wi-Fi o la climatizzazione), e soprattutto una persona gentile pronta ad accoglierlo e a risolvere ogni imprevisto. Non cerca per forza il lusso, ma un’atmosfera vera e una comunicazione chiara e presente. 

- Come vedi il turismo nel futuro? 
  
Sul futuro del turismo, chi lavora come host, come me, vede una crescita delle strutture a gestione familiare, amate proprio per la loro autenticità e disponibilità. 
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Quello che però fa veramente la differenza è il background professionale, meglio che chi fa accoglienza provenga dal mondo dell'hôtellerie , sicuramente questo evita errori hrossolani e fornisce una marcia in più alla capacità di accogliere, anche nel piccolo delle proprie case. 
Il turismo continuerà a premiare chi saprà essere accogliente, dare consigli locali e investire sulla propria reputazione digitale restando aggiornato senza perdere il tocco umano.
(Foto autorizzate)