ACCORDO ENTE NAZIONALE SORDI-ZOOMARINE
- QUANDO I DELFINI AIUTANO A COMUNICARE MEGLIO-
Presso la Regione Lazio la presentazione del progetto alla presenza del consigliere Tripodi - Il Parco di Roma offre attività gratuite per favorire la comunicazione e l’integrazione di bambini e adulti
Zoomarine e l’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi onlus insieme per favorire l’integrazione dei bambini e delle persone sorde.
Siglato presso la sede della Regione Lazio un accordo quadro che prevede una serie di azioni e progetti comuni tra il Parco marino di Torvaianica e l’Ente Sordi.
Zoomarine offrirà gratuitamente ad adulti e bambini con problematiche uditive, segnalati dall’Ente sordi, visite guidate al Parco e programmi di interazione con gli animali, a partire dai delfini.
Il progetto è stato presentato in conferenza stampa presso la sede del Consiglio regionale del Lazio da Biagio Meschino - Segretario regionale Lazio dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi Onlus, Renato Lenzi - Amministratore delegato Zoomarine Italia, alla presenza del consigliere regionale Orlando Angelo Tripodi - Presidente della Lega in Consiglio regionale del Lazio e Vicepresidente VI Commissione Bilancio, Programmazione economico-finanziaria, Partecipazioni regionali, Federalismo fiscale, Demanio e Patrimonio.
Ad unire in maniera speciale persone sorde e delfini sarà il linguaggio dei segni, il codice di comunicazione universale utilizzato dai sordi ma anche dagli addestratori nel rapporto con i delfini.
I delfini sono, infatti, grandi comunicatori ed hanno una ricchezza di linguaggio ed intelligenza fuori dal comune. Questi mammiferi sono dotati di un ricchissimo “vocabolario”: oltre a fischiare, grugnire e strillare, riescono a emettere una vasta gamma di suoni percepibili dagli uomini, oltre a emettere ultrasuoni con frequenze troppo elevate per i nostri limitati organi acustici.
I ragazzi sordi possono trarre benefici da un rapporto speciale con questi mammiferi, potendo comunicare in modo particolare con i delfini grazie al linguaggio dei segni, aumentando la loro percezione, sicurezza ed inclusione.
Il linguaggio dei segni, infatti, è il linguaggio preferenziale per poter comunicare con i delfini, proprio come lo è per le persone sorde.
“Ancora una volta Zoomarine è attento al sociale e mette a disposizione gratuitamente il nostro patrimonio di conoscenza e divulgazione delle potenzialità dei delfini a favore di adulti e bambini in difficoltà – spiega il dott. Renato Lenzi, Amministratore delegato di Zoomarine ed esperto di delfini con una lunga carriera internazionale -. L’incontro di una persona sorda con un delfino stimola una speciale interazione, costruita su dinamiche di comunicazione non convenzionali.
Il linguaggio del corpo per scambiarsi emozioni e informazioni è infatti alla base del lavoro che noi facciamo nell’interazione quotidiana con i delfini, proprio così come fanno le persone sorde.
In questo processo l’interazione uomo/delfino si rivela uno straordinario momento di inclusione.
E ancora più efficace sarebbe stato il contatto con i delfini, attività purtroppo non possibile al momento in Italia, ma che dimostra grandi benefici in tutto il mondo, dove viene realizzata da tempo”.