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Aquino e i suoi tesori artistici e archeologici

 
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Una visita nell’antica colonia di Roma sulle tracce di Marco Antonio 

 di Claudio Manari

Se amate immergervi nelle antichità in una cornice di verde e di serenità bucolica non potete non recarvi ad Aquino.

La città si trova in provincia di Frosinone in Lazio a pochi km da Cassino e dalle sue vestigia, oggetto di un altro mio scritto e proprio all’uscita autostradale di Pontecorvo-Castrocielo.

Già a conoscenza delle attività di scavo sul sito e della recente apertura del Museo della città , ho voluto vedere di persona, accompagnato dall’artista internazionale Ciro Cellurale, immancabile associato in queste imprese culturali, la situazione sul terreno e lo stato dell’area archeologica.24CiroeDott.ssaAquino

Giunto alla mèta, benchè dalle informazioni il sito risultasse avere degli orari che mi consentivano l’accesso all’orario di arrivo e poi per tutta la giornata, trovo chiuso. 

Fortunatamente all’interno del recinto degli scavi intravedo una persona intenta ad accudire una cucciolata di meravigliosi cagnolini e richiamata l’attenzione vengo accolto con cortesia e estrema disponibilità da Serena che non solo ci consente la visita ma ci accompagna per tutto il tour degli scavi spiegandoci con estrema competenza ogni singolo angolo delle emergenze antiche oltre a illustrarci la zona e la storia della città antica e degli scavi. Serena telefona immediatamente anche al Museo per consentirci di vederlo e allerta il conservatore dello stesso del nostro arrivo.

Gli orari disattesi sono dipesi da non aggiornamento del sito che peraltro non dipende dai curatori ma come sempre da altri soggetti che non provvedono a aggiornare le notizie che gli vengono puntualmente fornite.

Detto ciò per onestà intellettuale, vale sottolineare al contrario la grande disponibilità e cortesia del personale addetto all’area e di coloro che si prodigano per promuoverla.

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Ci troviamo dunque a percorrere l’antico basolato della via Latina e constatare l’impianto urbanistico ortogonale tipico delle città romane, perfettamente conservato, e entriamo in quello che è l’edificio termale più vasto mai scavato in una colonia romana. 

Un impianto quadrangolare con una grande palestra e due zone, una maschile ed una femminile con la presenza di tutti gli elementi tipici di tali edifici caratterizzati dalla sequenza, calidarium, tepidarium e frigidarium che permetteva ai romani di godere della permanenza nelle acque termail secondo i canoni delle loro abitudini.

Mosaici, pareti dipinte, pavimenti in marmi policromi, latrine, ipocausti a suspensurae e canali di scolo delle acque sono perfettamente conservati e ricostruzioni virtuali aiutano il visitatore a orientarsi fra le vestigia. 

Le terme sono in attuale sistemazione per la fruizione da parte del pubblico e al di là del recinto principale si intravedono le strutture del teatro e di un grande edificio absidato, oltre ai resti del Tempio e altre strutture. 

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Il Maestro Ciro Cellurale

La collaborazione con l’Associazione Roma Sotterranea ha dato i suoi frutti sia a livello studi e scavi sia a livello divulgativo. Pensate che per una fruizione che raggiunga anche i più piccoli è stato editato un numero del giornalino Topolino, dedicato alla città con una storia fumetti ambientata nell’antica Aquino di epoca romana.

La visita comunque non finisce con lo scavo, ma deve continuare al museo della città e agli altri monumenti che si incontrano durante il percorso. 

Al Museo ci accoglie la conservatrice del Museo, la Dott.ssa Elisa Canetri, archeologa e guida d’eccezione che ci mostra ogni singolo reperto, ce ne racconta la storia, la collocazione, la provenienza e l’unicità. 

Tanti sono i reperti e cronologicamente ci viene illustrata la loro pertinenza al periodo storico di origine e grazie all’utilizzo di planimetrie e cartografia specifica viene osservata la geomorfologia del luogo, la presenza in antichità di tre grandi laghi ormai scomparsi, la ricchezza di acque e la posizione strategica della città. 

Da segnalare la presenza del sarcofago delle quadrighe, opera di rara bellezza che ha fornito utili informazioni sulle corse negli antichi circhi, teste di statue, oggetti di vita quotidiana, vasi, mosaici, armamenti, fibule e un unicum: i coperchi metallici delle scatole portasigilli degli antichi che sono stati oggetto di studio e pubblicati in diverse autorevoli riviste e libri proprio ad opera della Dott.ssa Canetri.

Un excursus storico che ci porta a vedere anche una bellissima musealizzazione dela numismatica antica che con ausilio di computer, lente e supporto digitale permette di visionare al meglio le monete esposte.

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Al termine, veniamo accompagnati alla Chiesa di Santa Maria della Libera, pregevole architettura romanica con la presenza di materiali di reimpiego della città romana e al vicino splendido Arco onorario di Marcantonio attribuzione che trae le sue origini da un passo delle filippiche ciceroniane.

Al rientro verso l’autostrada ci si deve assolutamente fermare ad un altro monumento perfettamente conservato sul basolato della via Latina che è la Porta Capuana, detta anche porta di San Lorenzo.

Una visita dunque imperdibile grazie soprattutto alla disponibilità del personale che ringrazio vivamente e che ha voluto omaggiarci con preziose puubblicazioni che sono in distribuuzione al Museo che finalmente troviamo ben fornito di documentazione a disposizione di studiiosi o semplici turisti che vogliano approfondire gli argomenti. Un altro punto informativo presente è all’area archeologica.  La particolare ubicazione delle antichità che si trovano su due comuni diversi Castrocielo e Aquino diversifica anche l’offerta turistica e le competenze, ma al tempo stesso invita a visitare entrambi i comuni. 

Per le accurate descrizioni dei monumenti invito a visitare il sito web che fornisce ulteriori notizie e curiosità:  http://aquinoturismo.it/

 

http://visitcastrocielo.it/