Skip to main content

CONFGUIDE SU CORONAVIRUS

 

TUTELARE LO STOP FORZATO DI GUIDE E ACCOMPAGNATORI TURISTICI

La diffusione del coronavirus sta causando gravi ripercussioni sul turismo e sulle professioni turistiche. Le sospensioni di attività per musei e luoghi di cultura, dei viaggi di istruzione e delle visite guidate in Italia e all’estero, disposte dalle ordinanze regionali e prolungate fino al 15 marzo sulla base dei decreti attuativi del Presidente del Consiglio, assieme alle misure che altri Paesi stanno già adottando nei confronti dei turisti italiani e ai consigli ai propri cittadini di non recarsi in Italia, rischiano di mettere in ginocchio le guide turistiche e gli accompagnatori turistici italiani.

“Sono al 100% le cancellazioni delle gite scolastiche per il prossimo mese e le previsioni fino ad ottobre prefigurano un quadro potenzialmente disastroso – dichiara Paola Migliosi, Presidente di Confguide, la Federazione nazionale delle guide turistiche aderente a Confcommercio Professioni.

“Comprendiamo la necessità di misure per il contenimento del coronavirus - continua la Presidente Migliosi – ma chiediamo alle autorità un approccio omogeneo e orientato al buon senso nelle prassi da seguire sul territorio nazionale per garantire la sicurezza sia dei turisti che di noi stessi operatori. Le preoccupazioni per il calo delle nostre attività sono molto forti e tutt’altro che infondate. Pertanto, oltre a prevedere la corresponsione di un’indennità una tantum per le cosiddette zone rosse, chiediamo al Governo di considerare misure di tutela anche per lo stand-by forzato delle guide e degli accompagnatori a causa dei contraccolpi che stanno inevitabilmente subendo su tutto il territorio nazionale. La perdita economica sarà, infatti, enorme, anche perché guide ed accompagnatori non hanno accesso a nessun ammortizzatore sociale”.