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Federalberghi Roma su nuova ordinanza quarantena post viaggi

Solo una toppa all’italiana e tante domande senza risposta. Sì ai viaggi in Italia con le stesse regole valide per quelli all’estero
Una toppa all’italiana di cui non si comprende la ratio, così Federalberghi Roma definisce la nuova ordinanza del Ministro della Salute Speranza che dispone, oltre ai tamponi negativi, l’obbligo di 5 giorni di quarantena al rientro dai viaggi all’estero.
Per il Presidente Giuseppe Roscioli si è scelto di punire ingiustamente agenzie di viaggi e tour operator senza al contempo apportare alcun aiuto al turismo interno.
“Nessuno ci ha ancora chiarito né la logica delle disposizioni che permettevano di recarsi in altri Paesi ma non di spostarsi in Italia, né di quelle successive riguardanti l’obbligo di quarantena di 5 giorni al rientro dall’estero,” ha detto il capo dell’Associazione più rappresentativa degli albergatori romani. “Vediamo succedersi provvedimenti che non capiamo e che invece di eliminare sperequazioni inspiegabili danneggiano purtroppo altri settori già in crisi del comparto turistico, come l’outgoing. Abbiamo i dipendenti degli hotel da un anno in cassa integrazione, costretti a  fare la fame con i soldi pubblici, ma sosteniamo altre economie dando lavoro al di fuori dei confini; limitiamo il transito interno per paura della circolazione del virus, ma non ci preoccupiamo che i nostri connazionali portino nuove varianti da fuori: è davvero difficile comprendere il senso di tutto questo.”
“Perché con un tampone negativo all’andata e al ritorno ed ora 5 giorni di quarantena successiva al viaggio si possono raggiungere le Baleari per Pasqua e non ad esempio l’Isola d’Elba?” si chiede Roscioli.  “A questo punto appare semplicemente una questione di razionalità ristabilire la possibilità per gli italiani di spostarsi anche nel loro Paese nel rispetto delle regole stabilite dalle Istituzioni ai fini della sicurezza sanitaria: per questo ci aspettiamo che la quarantena di 5 giorni sia ora applicata anche ai viaggi in Italia rendendoli così possibili da subito, o meglio ancora che vengono rese al più presto operative nei nostri confini le regole di libera circolazione legate al Pass vaccinale”.