I CONSIGLI DI VIAGGIO DELLA DOTTORESSA GIULIA COARELLI
SCOMPENSO CARDIACO IN VIAGGIO
Della Dott.ssa Giulia Coarelli
La Dottoressa Giulia Coarelli, Specialista in malattie dell'apparato cardiovascolare, si è laureata in medicina e Chirurgia presso l’Università di Roma La Sapienza.
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Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica caratterizzata dall’incapacità del cuore a pompare quantità di sangue adeguate alle necessità dell'organismo, determinando congestione polmonare o sistemica. Complice l'allungamento della vita media, è un problema in crescita che interessa circa l’1-2% della popolazione nei paesi occidentali, con tassi di mortalità ancora elevati nonostante il miglioramento delle conoscenze e l’introduzione di nuove terapie. Negli stadi più precoci, la problematica può restare asintomatica o presentare disturbi aspecifici; nella maggior parte dei casi, però, l’accumulo di liquidi nei tessuti genera quelli che sono i principali sintomi dello scompenso: dispnea, edemi periferici, astenia, insonnia.
Un paziente affetto da scompenso cardiaco può viaggiare?
In linea generale, non ci sono particolari ragioni che impediscano di farlo, ma chiaramente è opportuno attenersi a buon senso e prudenza, modulando la durata e le caratteristiche del viaggio in funzione delle condizioni cliniche e in ogni caso consultando prima il proprio medico.
Ecco alcuni consigli pratici:
- • Nessun ostacolo ai viaggi aerei, ma bisognerebbe evitare voli eccessivamente lunghi. In alcune condizioni il medico potrebbe raccomandare supplementazione di ossigeno durante il volo. In questi casi, prima di prenotare bisogna contattare la compagnia aerea in modo da poter controllare la loro politica in merito e prendere le disposizioni appropriate. I soggetti portatori di pacemaker o defibrillatori devono sempre portare con sè una tessera o un certificato del medico che documenti la presenza, il tipo e le caratteristiche del dispositivo impiantato. I metal detector solitamente non interferiscono con l’attività elettrica dei defibrillatori impiantati, ma i viaggiatori devono evitare di permanere all’interno di queste apparecchiature per oltre 15 secondi ed è quindi opportuno informare l’addetto ai controlli di sicurezza che si è portatori di tali dispositivi. I metal detector manuali sono sicuri per i soggetti con defibrillatori, ma il contatto prolungato in corrispondenza del defibrillatore deve essere evitato. È preferibile chiedere di non passare l’apparecchio vicino al dispositivo di pacing o, se possibile, di effettuare un controllo manuale.
- • Andrebbero evitati i soggiorni in località troppo calde e umide o, al contrario, eccessivamente fredde, nonché in quelle oltre i 1000 metri di altitudine. Quando si soffre di scompenso cardiaco, infatti, gli sbalzi termici possono rappresentare uno stress ulteriore per il cuore. Se si pianifica un viaggio in un luogo particolarmente caldo, assicurarsi di indossare abiti leggeri e traspiranti, oltre a un cappello e occhiali da sole. Per prevenire la disidratazione, è anche importante evitare le bevande alcoliche o contenenti caffeina. Se la destinazione è, invece, un luogo freddo, assicurarsi di stare al caldo vestendosi con diversi strati e indossare cappello e sciarpa, mantenendo sempre caldi mani e piedi, poiché tendono a perdere calore rapidamente.
- • È assolutamente importante continuare ad assumere anche in viaggio o in vacanza tutti i farmaci prescritti per lo scompenso cardiaco e per altre eventuali patologie. È consigliato portarne una piccola scorta per un paio di giorni in più, in caso di imprevisti, ritardi o cancellazioni dei trasporti. Assicurarsi anche di portare l’elenco di tutti i medicinali assunti e una copia delle relative prescrizioni nel caso di smarrimento. È utile ricordare non solo il nome commerciale ma anche il principio attivo dei farmaci che si stanno assumendo. In caso di viaggio aereo, è preferibile portare i farmaci nel bagaglio a mano, per evitare il rischio di rimanerne sprovvisti in caso di perdita del bagaglio. Tuttavia, alcuni aeroporti potrebbero richiedere di mettere le medicine in stiva, pertanto, se occorre assumerle durante il volo, assicurarsi di parlare con la compagnia aerea prima della partenza per trovare un accordo. Inoltre, alcuni Paesi hanno regole da rispettare sulle quantità e sul tipo di medicinali che è consentito portare con sè, quindi potrebbe valere la pena verificare questi aspetti con l'ambasciata del paese che si vuole visitare prima di partire. È anche importante verificare di avere, o stipulare, un'assicurazione di viaggio prima di partire.
- • Attenersi a una dieta regolare quando si viaggia è difficile, specie se si è all'estero! Ci sono alcuni piccoli accorgimenti che si possono adottare per limitare eventuali cambiamenti dei sintomi, tra cui fare attenzione all'assunzione di liquidi e sale e limitare il consumo di alcol.
…Siate prudenti e fate buon viaggio!
La Dott.ssa Coarelli ha pubblicato recentemente il libro di cui indichiamo il link:
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