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LA DOLCE MALINCONIA DELLE OLIMPIADI DIMOSTRA CHE PUO' ESSERE DIVERSO

di Danilo Curzi
 
10danilolast20La dolce malinconia della fine di queste particolari Olimpiadi fa riflettere e ha scatenato tante emozioni.
Un evento di questa portata, con la sua formula assolutamente unica, logica conseguenza di quanto stiamo vivendo, poteva essere un disastro emotivo, invece è stato un successo incredibile e ha trasmesso cosa può generare la forza di reagire uniti, con la travolgente forza della positività.
A questo, già forte di suo, hanno lasciato sicuramente il segno le vittorie che noi Italiani abbiamo registrato.
Un’estate all’insegna delle emozioni vincenti.
Per noi, le emozioni sono iniziate a Londra e sono terminate a Tokyo, con un crescendo di positività (di fatto, un frammento iniziale l’avevamo avuto con i Maneskin in Olanda, che seppur gara canora, ha generato in noi contentezza e sano orgoglio).
Quante emozioni in quest’estate sportiva così travolgente e portatrice di energia buona!
Ha generato qualcosa che usciva dai soliti schemi dando ogni giorno di più una forza ed un sentimento positivo.
Diciamo la verità: sia come spirito collettivo, sia come spinta individuale, sono due anni che giochiamo al ribasso. Quanto stiamo vivendo con questa balorda pandemia, genera una frammentazione della positività.
E’ umano ed in parte va compreso, ma è innegabile che in forme diverse siamo bravissimi a raccontarci con mille argomentazioni che le cose vanno male e tutto ci porta di fatto a fare, seppur inconsciamente, un passo indietro. NO ! Necessario cambiare angolo di lettura.
Quanto visto vorrei non finisse mai, tanta è stata la forza morale che ci ha generato o quantomeno, se non fosse per tutti così, dai ! La parata d Donnarumma o la corsa di Jacobs ci ha fatto saltare dalla sedia ed essere - probabilmente a tempo - maggiormente positivi.
Ed ecco perché non sarà facile congedarsi da questa gioiosa estate sportiva.
Lo sport non è tutto, diciamolo, e non è sempre una metafora della vita. I problemi restano, così come le ferite profonde, le difficoltà individuali non si rimarginano per una vittoria, per una medaglia, però vedere questi ragazzi che alzano la testa (che in quel momento rappresentano tutti noi), sapendo che anche loro avranno vissuto mille paure per il futuro, oltre ad essere una bella soddisfazione, è una grande speranza.
Allora ce la possiamo fare, viene da dire !
Se ce l'ha fatta nella marcia Antonella Palmisano che sembra uno scricciolo, allora ce la possiamo fare anche noi. Se la Lucilla Boari, prima medaglia nell'arco femminile, ha mandato in diretta tv un messaggio di saluto alla sua fidanzata (“ringrazio la mia ragazza…”) e per un attimo ha prodotto un velo di imbarazzo (ma non per lei), vuol dire che veramente esiste la forza per andare oltre ed imporsi nel futuro con la forza necessaria e a testa alta, nonostante tutto quello che stiamo vivendo.
Anche una cosa così semplice, di fatto, può trasmetterti una forza non indifferente.
Così come quel ragazzo, Luigi Busà, che ha cominciato a tirare pugni contro il bullismo e si è ritrovato con una medaglia al collo del più prezioso dei metalli. E adesso eccolo qua, avete visto la sua gioia? … Come se avesse vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi! Ma non è un sogno: l'ha vinta davvero.
E poi il pianto di Vialli e Mancini, due amici da sempre, ecco le emozioni che ti scatenato questi eventi!
Ecco la positività che ti viene vicino e ti dice” Guarda che un altro modo è possibile !”.
Ora che questo carico di concrete emozioni è terminato, torniamo con i piedi per terra ma dobbiamo provare ad essere positivi, come se vedessimo una medaglia d’oro al giorno!
Certo, non sarà facile tornare alla vita di tutti i giorni, ai soliti tg che parlano, toh che novità !, di contagiati, di distanziamento che dovrebbe essere definito “fisico” e non sociale, del bordello dell’Alitalia e del Monte dei Paschi e delle paure di Speranza (dai Ministro, se ti chiami Speranza, alza l'asticella della positività!).
Ma ci dovrà venire subito in mente che c'è un altro mondo possibile, facendoci aiutare da queste passioni che “questa nostra bella Italia”, frizzante e vincente come non mai ci ha trasmesso, alzando l'asticella dell’ambizione in quest’estate che almeno nelle emozioni sportive è stata effervescente e positiva.
Potranno sembrare banalità, ma dobbiamo prendere spunto e cercare (e tenersi stretti) la tenacia, la passione e sicuramente un grande equilibrio mentale che abbiamo visto in queste persone e seppur a parole sembri tutto facile, provando a farlo nostro, potrà portarci al risultato positivo.
Come dice Velasco, chi vince gioisce, chi parla per giustificare il mancato successo lo fa semplicemente perché o è un perdente o non era pronto, e se è pur vero che non dipenderà tutto da noi, essere a posto con noi stessi, con la nostra coscienza e aver fatto un buon allenamento ogni giorno, potrà sicuramente portarci a superare le fasi di un’ipotetica gara, magari arrivando in finale.
Così mi viene da dire: Daje! proviamo a viverla come se avessimo ogni giorno quale obiettivo una medaglia in un’ipotetica gara da squadra.
Bello partecipare, ma magari è più bello farlo, cercando di poter vincere! Buona Domenica!
 
(Nella foto: Danilo Curzi, CEO Idee per Viaggiare)