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La Loira fra passato, presente e futuro

Loira24

di Antonio Castello

Loirauomo7“Non si vuole rinnegare il passato, ma è tempo di pensare al futuro”. Questo in estrema sintesi il senso dell'intervento di François Bonneau, Presidente della Regione Centre-Val de Loire, in occasione della presentazione, avvenuta presso l'Ambasciata di Francia a Roma, sul “(Ri)Nascimento nella Valle della Loira”. Il motivo per cui sia stata scelta proprio la Capitale d'Italia per presentare questo nuovo progetto che si svilupperà per i prossimi tre anni, lo ha spiegato lo stesso Bonneau: “500 anni fa, quel movimento intellettuale e artistico, nato in Italia nel Quattrocento, giungeva in Francia e in particolare nella Regione Centre-Val de Loira, grazie a due ambasciatori molto particolari: Carlo VIII e Francesco I. Fu per volontà di questi due sovrani che architetti, artigiani e giardinieri, tutti italiani, trasformarono sia le città che la campagna della nostra Valle con la costruzione di castelli, chiese, edifici pubblici, palazzi privati e giardini. Se oggi la Valle della Loira è conosciuta nel mondo, se i suoi paesaggi sono classificati Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco ed è visitata da 9 milioni di turisti l'anno, questo si deve principalmente all'opera dell'ingegno italiano. Vivere del nostro passato però, non è più sufficiente. Sono convinto che il nostro compito non sia soltanto quello di valorizzare questo immenso patrimonio, ma anche di farlo evolvere. Dobbiamo fare della nostra Regione un territorio di creazione, di valorizzazione e di educazione artistica, una destinazione privilegiata di un turismo che sa conciliare natura e cultura. Questo momento, ha concluso Bonneau, rappresenta l'occasione per lanciare un movimento popolare, storico, artistico e scientifico che possa dare impulso alla valorizzazione e all'attrattività del territorio”.Loirapubblico16

L'occasione per questo rinnovamento è dato dall'anniversario di molte di quelle grandiose costruzioni che oggi popolano il territorio della Valle: Chambord (1519), Azay le Rideau (1518), Valencay (1520), Chenonceau (1514), l'Ala Francesco I de Blois (1515), Clos Lucé (1519).

Mezzo millennio di storia che ha fatto grande questa Regione ma che oggi non si vuole fermare. L'arte è scritta nel suo DNA ed è sempre stata fonte di nuove ispirazioni e grandi progetti e così come lo è stata in passato, vuole esserlo nel presente e anche in futuro. Per questo la Regione si è impegnata in una politica innovativa e dinamica che abbia l'arte contemporanea al centro delle sue priorità, convinta che possa essere vettore d'immagine, asse di sviluppo economico e fonte di nuove ispirazioni. Una politica che ha visto la Regione dotarsi di nuove ed importanti strutture culturali, destinate a coinvolgere il turista del futuro e a far crescere l'economia del Paese. A testimonianza di questo fermento sono nati di recente il “Domaine” di Chaumont-sur-Loire, “Les Turbulences.Frac.Centre” a Orleans, il “Centre Contemporaine Olivier Debré” a Tour, il “Centre d'art des Tanneries d'Amilly e Transpalette” a Bourges. Gli stessi Castelli (Chambord, Rineau, ecc.) superano la loro funzione meramente museale per permettere ad artisti contemporanei di dialogare con gli spazi coinvolti. Inoltre, molti progetti avviati dalla Regione sono emblematici di una volontà che vuole promuovere la cultura e il paesaggio urbano con la riabilitazione di luoghi prestigiosi, abbandonati, industriali, storici, o semplicemente insoliti. Nell'ambito di questo impegno, nel prossimo autunno, aprirà i battenti la prima Biennale d'Architettura, sostenuta dal Frac-Centre, con la partecipazione di oltre 30 architetti provenienti da tutto il mondo.