Skip to main content

La Regina delle Montagne compie 200 anni

CastelloRigiMountain24 

E’ la Rigi, (1800 mt.) nella Svizzera Centrale

di Antonio Castello

Letteralmente il nome "Rigi" deriva da Riginen,  termine con il quale, in tedesco, si vuole indicare la stratificazione delle rocce, chiaramente visibile sul costone settentrionale e che rappresenta una delle caratteristiche principali della massa montuosa. Nei primi anni in cui si sviluppò il turismo nelle Alpi svizzere, però, venne ipotizzata la tesi che il nome potesse derivare dal latino “Regina“ che, riferito ad una montagna, diede subito origine al toponimo: "Regina delle Montagne".

castelloRigiveduta16Situata al centro della Svizzera e facente parte della catena delle Prealpi Svizzere, questa montagna rappresenta una delle mete più ambite dagli amanti del turismo, sia esso invernale che estivo Ufficialmente la sua storia si fa partire dal 6 agosto 1816 allorché fu inaugurato  il primo rifugio con sei posti letti. I riferimenti risalgono però a molto tempo prima e più precisamente al 1479, quando il monaco Albrecht Von Bonstetten, nella prima carta geografica del Paese, oggi conservata nella Biblioteca dell'Abbazia Einsiedeln, pose la Rigi al centro della Svizzera. Un segno del destino, perché al centro degli interessi di molti, la montagna lo è sempre stata. Nel 1540, infatti, ebbe inizio il turismo-benessere, inteso soltanto come luogo dove poter respirare aria salubre. Nel 1689 venne costruita una cappella intitolata alla Madonna delle Nevi e questo diede luogo ad un altro turismo: quello religioso capace di registrare oltre 15 mila turisti l’anno.

Il primo turista famoso fu Johan Wolfgang Goethe il quale, nel 1745, raggiungendo la destinazione, la definì “bellezza del mondo”. Nel 1848 venne costruito il 2° albergo con 130 posti letto e, per la cronaca, una camera con due letti costava 2 franchi al giorno che diventavano 3 se si chiedeva di rifare il letto. Il 3° albergo fu il “Regina Montium” e con esso la disponibilità-letto raggiunse la ragguardevole cifra di 630 posti letto. Quando, nel 1871, entrò in servizio la prima ferrovia di montagna d'Europa, a cremagliera, la notorietà di questa località diventò universale: qui giunsero da ogni parte del mondo ricercatori, avventurieri, letterati ed artisti, oltre ai tanti turisti che raggiungevano la cima anche in un solo giorno partendo dalla stazione di Vitznau. A partire dalla metà del XIX secolo, nobili e ricchi iniziarono a darsi appuntamento sulla Rigi Kulm. In una delle sue tante visite, il Re Ludovico di Baviera, portò in dono ai proprietari un bellissimo servizio da tè, ancora oggi visibile in una teca dell'Hotel Rigi. Una escursione in montagna costava allora 20 franchi e comprendeva il viaggio e il pranzo: il costo era pari alla paga settimanale di un operaio. E' anche il tempo (1879) in cui visita la Rigi Mark Twain, il quale nel suo “A Trip to Mt. Rigi” racconta di aver impiegato tre giorni per raggiungere con calma la vetta. Insomma, il boom della Rigi è tale che, durante la “belle epoque”, arriva ad avere una capacità alberghiera superiore ai 2000 posti letto. Tanto forte da richiamare l'attenzione di grandi personaggi per deliziare i quali, nel 1885, come chef, arriva al Rigi Kulm addirittura Auguste Escoffier, il re della cucina, che vi rimarrà ben cinque anni prima di andare a Londra e Parigi.AlbergoRigikulm14

La fortuna del Rigi si concluse improvvisamente all'inizio del XX secolo con lo scoppio della prima guerra mondiale: tutti e tre gli alberghi vengono distrutti da incendi più o meno devastanti, le difficoltà del tempo e una certa crisi economica conseguente al conflitto, segnano definitivamente la fine di questo periodo d'oro. La nuova era inizierà nell'immediato dopo guerra: nel 1949, infatti, l'imprenditore edile Ernest Kappeli sen., compra il terreno dove ora sorge il nuovo edificio, fa demolire le vecchie strutture distrutte dal fuoco e pone la prima pietra per il nuovo hotel, riciclando però tutto ciò che era possibile: i parquet, le scale in arenaria, i grandi specchi dalle ampie cornici dorate, le vetrine, le posate d'argento e molte altre suppellettili. Ristrutturato nel 2007, il Rigi Kulm accoglie oggi i suoi ospiti nelle 33 camere che abbinano dettagli di design moderno all’arredamento in legno tipico dei rifugi di montagna: pavimenti in parquet, TV a schermo piatto, wi fi gratuito in tutta la struttura. La Kulmsaal rievoca lo stile liberty con servizio à la carte. Per il pranzo, invece, è disponibile un ristorante self service e una terrazza solarium con una vista spettacolare a 360° su un paesaggio di laghi e di monti. Numerose le attività praticabili, tra cui lo sci in inverno e il nordic walking in estate.

Oggi sono circa 800 mila i turisti che ogni anno fanno visita alla regina delle montagne svizzere che, quest'anno celebra il suo bicentenario (1816-2016). Gli eventi programmati ripercorrono con brio e sensibilità la storia della stazione e incoraggiano tutte le generazioni a scoprire questa destinazione unica. Il programma degli avvenimenti si apre con una rappresentazione teatrale “Viaggio di nozze con Mark Twain” in prima mondiale assoluta. Lo spettacolo è itinerante: parte dalla stazione a valle di Vitznau per arrivare direttamente nella sala da pranzo in stile Art Nouveau dell'Hotel Rigi Kulm. Lo spettacolo è stato scritto da Brigitte Amrein, basandosi sulle descrizioni riportate dal grande scrittore americano nel suo reportage “A Tramp Abroad”. La prima del tour teatrale si terrà il 4 agosto e le rappresentazioni proseguiranno fino a metà ottobre con altri 25 spettacoli. Per il bicentenario, sono previste corse straordinarie con le locomotive a vapore della Rigi Bahnen e il solo pensiero di poter riammirare le lamiere luccicanti delle carrozze, odorare il carbone ardente, udire il fischio del vapore o ripararsi dalle scintille che le ruote immancabilmente producono, diventa uno spettacolo assolutamente da non perdere. Molti saranno gli incontri letterari che ispirandosi ai grandi scrittori del Gran Tour si terranno per l'occasione. Si inizierà il 3 settembre allorché Alex Capus, noto autore di famosi best sellers, leggerà alcuni passi tratti dal suo nuovo romanzo “Das Leben ist gut” cui faranno seguito altri due incontri: il 16 settembre per una conferenza sul panorama letterario della Svizzera centrale, incentrata sulla Rigi, e il 7 ottobre per una tavola rotonda dal titolo “Paesaggi di montagna e hotel nella letteratura”.