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Le guarigioni di Lourdes sono tutti “miracoli”?

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Intervista a Sandro de Franciscis, presidente dell'Ufficio delle Constatazioni Mediche del Santuario.

di Antonio Castello

Non è facile descrivere il fenomeno Lourdes. Non è facile per nessuno. Per gli afflitti che vi si recano con la speranza di una guarigione che sa di miracolo, per chi ci arriva per una semplice preghiera, per gli atei che in numero sempre crescente cercano di trovare nella grotta e nella storia delle apparizioni una risposta alla loro non credenza, per gli stessi operatori che svolgono il loro lavoro in comunione con Cristo, convinti di dover fare qualcosa per alleviare le sofferenze degli altri. E non è facile neppure per chi vi opera a livello scientifico.CastelloaLourdesUomo9

Tra questi Sandro De Franciscis, medico pediatra casertano, dal 2009 Presidente dell'Ufficio delle Constatazioni Mediche, dell'AMIL (Associazione Medica Internazionale di Lourdes) e Segretario del CMIL (Comitato Medico Internazionale di Lourdes). Il dr. De Franciscis è il primo medico non francese a ricoprire tale incarico. L'Ufficio, istituito nel 1883, ha il compito di registrare, studiare, verificare e giudicare scientificamente le centinaia di guarigioni che vengono dichiarate dai pellegrini al Santuario Nostra Signora di Lourdes. Abbiamo avuto la possibilità di incontrare l'illustre clinico nel corso di un nostro viaggio.

D. Come si svolge il vostro lavoro?

R. “Nell'ambito di un Santuario come questo, sono moltissimi i pellegrini che suppongono di aver beneficiato di una guarigione straordinaria. Noi raccogliamo la storia e sottoponiamo il caso ad un severo controllo medico-collegiale avendo come presupposto l'analisi dei tre elementi fondamentali: malattia, guarigione e spiegabilità. Soltanto dopo esserci accertati che il fenomeno non è spiegabile, in base alle più moderne conoscenze mediche, il caso viene sottoposto al giudizio della Commissione Sanitaria Internazionale di Lourdes, presieduta dal Vescovo della Diocesi, che a maggioranza dei 2/3 decide se la guarigione può essere ammessa. A quel punto, il Vescovo di Tarbes informa il vescovo della persona guarita a continuare la causa per la dichiarazione del “miracolo. .

castelloaLourdesmalati16D. Lourdes è davvero un luogo di guarigione e di miracoli?

R.Lo scorso anno sono state 35 le pratiche riconosciute, ma dalla sua fondazione, l'Ufficio conserva nel suo archivio le cartelle di 7.300 guarigioni ritenute eccezionali dai medici e di esse 69 sono state dichiarate “miracolo” dai diversi vescovi cattolici chiamati a proseguire nelle indagini. Sia chiaro: il mio ufficio attesta le guarigioni e non i miracoli”.

D. La maggior parte dei miracolati (oltre 50) è guarita a contatto con l'acqua di Lourdes. E' davvero miracolosa?

R. “Il Vescovo di Tarbes, Mons. Laurence, nel 1862, redasse un documento che esprimeva un giudizio sulle apparizioni e sebbene molte di esse fossero avvenute dopo aver bevuto l'acqua della Grotta, si pervenne alla conclusione che queste fossero avvenute soltanto ad opera di Dio, soprattutto dopo aver fatto analizzare l'acqua da illustri biologici che dichiararono trattarsi di un'acqua assolutamente priva di ogni proprietà curativa” 

D. Più dell'80% dei miracolati sono donne. Può esserci una correlazione medica?

R. Assolutamente no.  Il fenomeno può essere messo in relazione soltanto con il numero di quanti frequentano il Santuario. Essendo la fede maggiormente condivisa dal sesso femminile, è logico che il numero delle guarigioni sia a loro vantaggio così come è giustificato il fatto che il maggior numero dei miracolati sia francese. Il santuario, oggi, per oltre un terzo è frequentato da personale locale, ma un tempo costituiva la maggioranza prevalente”.castelloaLourdeschiesadavanti15

D. Come giustifica che in oltre un secolo e mezzo di storia del Santuario, i “miracoli” riconosciuti siano stati soltanto 69 a fronte di 7300 guarigioni analizzate, studiate e riconosciute inspiegabili?

R. “Il compito dell'Ufficio delle Constatazioni si limita ad un giudizio clinico, medico. Nel 1883, quando fu creato si voleva che nessun pellegrino lasciasse Lourdes dicendo di essere “guarito” senza aver sottoposto la sua storia di guarigione ad un controllo medico rigoroso e collegiale. Il nostro compito finisce qui. Ma questo sta anche a dimostrare come anche la Chiesa sia molto prudente e questo non può che deporre a favore del Santuario.

D. Debbo dedurre che coloro i quali sono chiamati ad esprimersi sui casi di guarigione siano tutti di religione cattolica?

R. “Affatto. Se il caso sembra serio, il medico convoca una “commissione”, ossia una riunione in cui si discute un caso clinico, alla quale possono partecipare tutti i medici e il personale sanitario presente a Lourdes, qualunque sia la loro appartenenza religiosa e il loro credo. Oggi sono sempre di più i professionisti che vengono a Lourdes e passano per l'Ufficio a registrarsi. A nessuno chiediamo quale religione professi”. 

Ci congediamo dal Dr. De Franciscis che la processione eucaristica delle ore 17,00 si è già avviata. In testa i malati e i disabili, seguiti dai pellegrini e dal Santissimo Sacramento. Il lungo corteo è chiuso dai medici di tutti i pellegrinaggi. I giovani e gli adulti che non spingono le carrozzine degli invalidi, che nella loro sofferenza riescono perfino a sorridere, felici di essere anche loro, per un attimo, protagonisti, tengono il cordone che delimita gli spazi. Un perfetto servizio d'ordine zittisce anche chi chiede semplicemente un'informazione. Suore e Sacerdoti sfilano in silenzio, rotto solo dai canti e dalle preghiere che, nelle sei abituali lingue (quelle ufficiali del Santuario), si diffondono per l'immensa spianata. E' una processione interminabile che fa da prologo alla processione mariana che si svolge alle 21,00, alla luce delle fiaccole. E' l'intera comunità cristiana, proveniente da tutto il mondo, che si raccoglie a Lourdes. Una coppia assiste abbracciata e commossa, segnata da chissà quale dolore. Molti si tengono per mano in continuità con l'amore in Cristo. Qualcuno filma, altri fotografano, qualcuno piange, tutti pregano. In divisa e non, con una fascia a tracolla, un basco dello stesso colore, una maglietta simbolo, un vessillo, ogni gruppo vuole farsi riconoscere, ma non per mettersi in mostra: qui sono tutti figli di uno stesso Padre.

Info:

www.lourdes-france.org/it/bureau-delle-constatazioni-mediche

www.lourdesinfotourisme.com 

www.tourisme-occitanie.com 

www.pyreneestrip.it 

www.albastar.es

www.tlp.aeroport.fr