Nasce il Convention Bureau di Roma e Lazio
Presentato nella Sala del Tempio di Adriano
di Antonio Castello
Dopo la nascita del giugno scorso, era nell’aria la celebrazione ufficiale della costituzione del Convention Bureau di Roma e Lazio che è regolarmente avvenuta questa mattina presso la Sala del Tempio di Adriano, alla presenza della massime autorità politiche locali e dei molti operatori che con la loro adesione hanno dato vita all’ossatura portante della struttura. Pubblico e privato insieme, dunque, con l’obiettivo di portare i migliori congressi scientifici in una città che può godere di un clima invidiabile, hotel per tutte le esigenze, offerte culturali di livello e il più grande patrimonio artistico a cielo aperto d’Europa. Ad aprire gli interventi è stata il sottosegretario di Stato MIBACT, Dorina Landi, secondo la quale il turismo congressuale si presenta oggi come uno dei più significativi per l’economia nazionale. “Si tratta, ha detto, di un settore in continua espansione, che genera appeal, che spende e, soprattutto, ci sprona nel miglioramento dei servizi. Fra le destinazioni mondiali vocate a questo tipo di turismo, l’unica grande assente era Roma che pure può vantare potenzialità che molte altre città neppure possono immaginare. Il progetto parte con il piede giusto perché può contare su una sinergia fra pubblico e privato, presupposto essenziale per il raggiungimento degli obiettivi”. Al termine del suo intervento la rappresentante del Governo non ha mancato di sottolineare come il Ministero sposi pienamente l’iniziativa fornendo il proprio appoggio.
Prima di dare il via ai lavori, il Presidente del Convention Bureau, Onorio Rebecchini, ha reso noto alla platea, ricchissima di personaggi del mondo della politica e dell’economia, che l’attuale compagine si compone di 86 operatori della Meeting Industry. Affiancati dagli operatori della cultura e dei trasporti, fanno oggi parte del Convention Bureau centri congressuali di assoluto prestigio, a cominciare dalla “Nuvola”, poli fieristici come la Fiera di Roma, player strategici quali il sistema aeroportuale, i grandi operatori dello sport, service provider, oltre 30 strutture alberghiere business oriented e PCO, DMC e Incentive House tra i quali operatori di dimensioni ed esperienze internazionali. Il Convention Bureau di Roma e Lazio opera in stretto coordinamento con Roma Capitale e Regione Lazio che ne hanno supportato la nascita e ne sostengono l’attività attraverso un Comitato di indirizzo.
“Quando ci siamo insediati alla Regione, uno dei primi obiettivi, ha dichiarato Massimiliano Smeriglio, Vice Presidente della Regione Lazio con delega al Turismo, insieme al grosso problema delle risorse economiche e alla regolamentazione della ricettività extralberghiera, ci siamo posti il problema che era finalmente giunto il momento di dar vita al Convention Bureau. Oggi che è costituito, dobbiamo impegnarci a promuovere tutto l’insieme delle attività che ruotano intorno al settore a cominciare dalla formazione e dell’accessibilità alla città di Roma. La concretezza dei nostri interventi sono visibili in tutta una serie di progetti che vanno dalla realizzazione dei “Cammini”, divenuti oggi un vero e proprio prodotto turistico da spendere fuori della città di Roma, ai piccoli Borghi come Bagnoregio, rinato a nuova vita”.
Tra i protagonisti del sontuoso progetto, una parte rilevante lo occupa il Comune di Roma, presente all’incontro con l’Assessore allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro, Adriano Meloni il quale si è compiaciuto della grande disponibilità mostrata da tutte le forze politiche della Capitale, senza alcune distinzione di colore e di appartenenza, nella realizzazione del progetto. “Si è sempre sostenuto che Roma potesse vendersi da sola: niente di più falso. La nostra città come tutte le altre, ha bisogno di iniziative che la promuovano e il Convention Bureau rappresenta uno strumento di sviluppo insostituibile. Quando abbiamo preso le redini di Roma Capitale, a disposizione del turismo per la promozione c’erano pochissimi fondi: per il 2017 abbiamo stanziato 3 milioni e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Quest’anno raggiungeremo la cifra record di 14 milioni di turisti con un incremento del 3%, mentre la fascia di quelli che scelgono strutture a cinque stelle, è aumentata del 5%. Dati che mostrano la bontà della nostra azione che non potrà che migliorare con lo sviluppo del settore congressuale”.
A fare gli onori di casa, è intervenuto il Presidente della C.C.I.A.A. di Roma, Lorenzo Tagliavanti, secondo cui l’iniziativa non solo è importante ma opportuna. “Roma ha sempre vissuto di rendita, senza che mai nessuno comprendesse che i tempi stavano cambiando con la conseguente necessità di introdurre nuove forme di turismo che non fossero solo quello religioso o culturale. L’idea di un Convention Bureau a Roma non è certo recente. Ma quando se ne parlò, parecchi anni fa, gli interlocutori non erano quelli giusti. L’intervento pubblico era importante ma non fondamentale. Alla base di ogni nostra attività c’è un profitto che solo gli operatori privati possono garantire. Ecco perché, ha concluso il Presidente della Camera di Commercio, in questa iniziativa, vedo finalmente la formula giusta per la realizzazione di quei sogni invano inseguiti precedentemente”.
Il progetto nasce dunque sotto i migliori auspici e non solo per i contratti già sottoscritti, fra i quali un mega congresso mondiale dei medici che il prossimo anno porterà nella Capitale oltre 7 mila congressisti provenienti da tutto il mondo, quanto per l’euforia e l’ottimismo che pervade tutti i protagonisti, consapevoli che questa volta non si può più fallire.