Skip to main content

Voliamo per l’Italia 

Decolla la Nuova Associazione Italiana Compagnie Aeree Low Fares 

Blue Air, easyJet, Norwegian, Ryanair, Volotea e Vueling, che rappresentano piú del 50% del traffico aereo italiano di corto raggio, hanno annunciato di avere formato una nuova associazione per rappresentare gli interessi delle compagnie aeree low cost nell’ambito delle relazioni con le autorità governative italiane e gli altri interlocutori istituzionali. 

L'economia italiana è stata gravemente colpita dalla crisi dovuta al Covid-19 e quindi l’associazione è impegnata a offrire posti di lavoro e crescita economica e a ripristinare collegamenti e flussi turistici in tutta Italia nell’immediato futuro, al fine di sostenere una rapida ripartenza dell'economia italiana. 

In particolare, l’associazione si concentrerà sulle sfide e sulle opportunità esistenti per ripristinare la competitività del trasporto aereo italiano. Lo scopo sarà di assicurare che il trasporto aereo possa giocare un ruolo fondamentale nello stimolare l’economia italiana continuando a creare migliaia di posti di lavoro e aumentando il PIL del paese, assicurando così che il danno sofferto dall’Italia per il Covid-19 sia temporaneo e di breve durata. 

Poiché l'Italia si sta ora riprendendo dall’emergenza sanitaria, è necessario assicurare per i suoi cittadini e per le sue imprese i collegamenti aerei e la costante disponibilità di accesso a tariffe aeree a basso costo. In Italia, lo storico impulso verso la connettività e l’accesso a tariffe convenienti è stato possibile grazie alla liberalizzazione del trasporto aereo ed al mantenimento di un’efficace concorrenza tra compagnie. 

Le Compagnie associate applicano contratti di lavoro di diritto Italiano al proprio personale di volo e la maggior parte ha stipulato contratti collettivi con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nelle rispettive compagnie, i quali sono compatibili con le proprie esigenze operative ed il proprio modello di business. 

Le compagnie low cost non sono infatti rappresentate da alcuna associazione datoriale e non considerano quindi direttamente applicabili i contratti collettivi di lavoro da queste stipulate. 

I consumatori e le imprese italiane hanno beneficiato della liberalizzazione dell'aviazione negli anni '90 con tariffe sostanzialmente più basse e con sempre più rotte domestiche ed europee. 

Grazie alla concorrenza il volume dei passeggeri in Italia dal 1997 è triplicato ed il trasporto aereo é stato un volano per turismo, occupazione e crescita economica dei territori. 

È giunto ora il momento di assicurare che il governo italiano e le autorità competenti facilitino il ripristino della connettività ed il rapido recupero dell'economia. 

Il Governo italiano può stimolare la crescita del turismo, creando così migliaia di posti di lavoro, in particolare per i giovani, assicurando che qualsiasi incentivo o supporto venga messo a disposizione di tutte le compagnie aeree su base non discriminatoria, e sospendendo l’imposta comunale sui passeggeri, in quanto questo consentirà l’incremento del traffico, in particolare verso le regioni italiane.