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Alla scoperta di Licenza e della Villa di Orazio

 25ciropaesaggio

Nel Parco Naturale regionale dei Monti Lucretili 

di Claudio Manari

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Come di consueto, ogni anno, col sopravvenire della bella stagione, lo scrivente, insieme al maestro Ciro Cellurale (nelle foto di questo servizio), pittore ormai noto internazionalmente, appassionato promotore delle bellezze artistiche italiane, allo scopo di divulgare il più possibile il patrimonio culturale dei paesi e borghi meno conosciuti della penisola, si reca in località che spesso sono trascurate dai turisti, in quanto non sempre inserite nei tour proposti dagli operatori di settore.

Tali realtà meritano invece maggiore attenzione e pertanto è sempre un piacere descriverne le più importanti testimonianze artistiche allo scopo di invogliare ad una visita e a maggiori approfondimenti.

La mèta della nostra visita si trova nelle immediate vicinanze di Licenza, in provincia di Roma, a pochi km dall’uscita autostradale di Vicovaro-Mandela nella bellissima cornice del Parco Naturale regionale dei Monti Lucretili. 

La villa di Licenza (il fundus in Sabina o Sabinum donato al poeta Orazio da Ottaviano Augusto, tramite Mecenate, nel 32 a.C.), venne riportata alla luce agli inizi del ‘900, e si presenta come una tipica domus italica di età tardo-repubblicana ad un solo piano costituita da un gruppo di stanze raccolte intorno a un piccolo atrio.

Tra il 33 ed il 32 a.C. Quinto Orazio Flacco, il famoso poeta latino, si vide regalare, da parte di Mecenate, suo celebre amico, patrocinatore di artisti e letterati, una villa sontuosa nella Bassa Sabina

Orazio, nel periodo che visse in questa villa, descrisse nelle sue opere la bellezza della natura circostante. 15muraorazio

Nel Rinascimento si aprirono dibattiti e discussioni sul probabile luogo ove si poteva trovare la villa di Orazio. Successivamente il ritrovamento di mosaici e vestigia di mura affioranti in una ridente collina nei pressi di Licenza fece concentrare le attenzioni in questo luogo.

La presenza nei pressi di una cascata, la stessa che forse al poeta richiamava il Fons Bandusiae di Venosa, ha comportato la conferma del ritrovamento. 

Gli scavi archeologici iniziati nel 1911, e ripresi nel 1915 hanno fatto emergere i reperti visibili tuttora. Nel 1997-2001 sono ripresi nuovi scavi, tuttora in corso. 

12casapavimentobluGli scavi hanno inoltre permesso di stabilire che le piante del giardino erano disposte secondo un elaborato schema geometrico, simile a quelli riscontrabili, ad esempio, in importanti ville dell’agro pompeiano e del suburbio di Roma. 

L'edificio sorge su di un'area di 40 ettari e di essa facevano parte anche un bosco, frutteti, oliveti e terreno per il pascolo.     

Le numerose stanze erano riccamente decorate ed alcune di esse presentano una pavimentazione  musiva con motivi geometrici in bianco e nero. 

Un grande quadriportico rettangolare con giardino centrale, analogo a quello della Villa dei Papiri di Ercolano, costituiva l'elemento caratterizzante di questa villa. 10oraziopalazzoorsini

Alla fine del I sec. d. C. la villa venne completamente ristrutturata, con la realizzazione di un peristilio aperto sul panorama dei monti Lucretili e la trasformazione del piccolo balneum di cui era dotata in un vero e proprio impianto termale

Passeggiando tra le antiche vestigia si  riconoscono un cortile, ambienti di servizio e di soggiorno, e altri  ambienti destinati al riposo ( cubicola). 

Alla fase originaria di età augustea seguì con il periodo flavio-adrianeo (I-II sec.d.C.) una radicale ristrutturazione: all’interno del settore residenziale furono inserite una fontana e una veranda, aperta verso lo splendido panorama dei monti su cui sorgeva il villaggio di Ustica (verosimilmente l’attuale Licenza), e il piccolo balneum augusteo, dotato di piscina natatoria e vani riscaldati, fu trasformato in una vera e propria therma, di cui fa parte un edificio ellittico destinato probabilmente alle saune (laconicum). 16CiroLicenza

 

L’elemento di spicco della Villa, forse voluto dallo stesso Orazio e ispirato alla celebre villa dei Papiri ad Ercolano, ove egli era stato ospite, è l’ampio giardino rettangolare porticato, con al centro una grande vasca, che costituiva il settore più esclusivo della dimora, utilizzato per passeggiate al fresco e per l’esercizio dell’otium litterarum. 

Va assolutamente sottolineato, come tutta l’area archeologica sia mantenuta in modo ineccepibile, nel rispetto della natura e delle vestigia. Raramente si trovano siti così valorizzati e ben tenuti.

Naturale completamento dell’Area archeologica è il civico Museo Oraziano allestito all’interno del Palazzo Orsini-Borghese nel vicino borgo di Licenza, ove sono esposti i reperti provenienti dagli scavi. 

Mentre numerosi frammenti di stucchi e pitture risalgono alla fase augustea, testimoniando in tal modo che le decorazioni originarie di volte e pareti furono conservate anche durante i periodi successivi, le sculture (statue, bassorilievi) risalgono anche al II-III secolo e denotano un rinnovamento dell’arredo di ambienti e giardino. 13pratoalberoOrazio

Di notevole interesse sono anche gli strumenti di uso quotidiano (vasellame, utensili, oggetti personali, monete), che documentano l’intero arco di vita della residenza protrattosi fino alla tarda età imperiale. 

Al di là dei reperti conservati nel Museo, il migliore strumento per la visita del sito sono alcuni passi delle opere oraziane, ove il Venosino manifesta il suo tenero amore per la villetta in Sabinis, descrive l’incantevole paesaggio (come l’ameno mons Lucretilis o il rivus Digentia) e la semplicità dello stile di vita lontano dagli intrighi e dalla caoticità dell’Urbe.  

Quello che ci ha colpiti in particolar modo è stata l’accoglienza da parte del personale del Comune di Licenza, che ci ha accompagnato nella visita della villa e del Museo.

Il merito di tale accoglienza, va senz’altro attribuito non soltanto al personale stesso, ma certamente al Sindaco di Licenza Signor Luciano Romanzi, che intendo pubblicamente ringraziare.

Sono certo che la decisione del maestro Ciro Cellurale, di aver scelto come possibile sede per una sua mostra personale allo scopo di valorizzare ulteriormente con la sua presenza un così incantevole paese sarà senz’altro vincente.

Una visita dunque piacevole ed interessantissima che invitiamo a fare con grande entusiasmo.